L'istituto prende il nome dal prete genovese don Eugenio Fassicomo (2 febbraio 1864 - 5 ottobre 1902) fondatore dell'Opera SS. Vergine di Pompei, costituita da varie iniziative di carattere catechistico
e caritativo per l'educazione cristiana dei giovani. Singolare era l'Opera dei rifiuti, che "prae Genio"
- così lo chiamavano familiarmente - aveva messo in piedi per sostenere economicamente le attività. Profondamente persuaso che "non si redime che col lavoro; non si corregge che con l'amore",
nel 1901, a Marassi, aveva messo la prima pietra di una casa dove giovani poveri e abbandonati potessero trovare famiglia e lavoro. Non riuscì a vederla terminata: una breve malattia ne causò la morte
a soli 38 anni. Sul letto di morte aveva lasciato l'opera appena abbozzata nelle mani del suo Vescovo,
mons. Edoardo Pulciano. Questi ne curò il completamento e nel 1905 chiamò a dirigerla i Religiosi fondati da p. Lodovico Pavoni, i quali raccolsero così l'eredità di don Fassicomo, inserendola nel solco
della tradizione pavoniana. Negli anni l'Istituto ha sempre mantenuto ferma la sua missione educativa
e l'attenzione al mondo del lavoro. Dal 1938 "il Fassicomo" ha sede nel vasto e imponente edificio
di via Imperiale, appositamente costruito, anche con l'aiuto di numerosi genovesi, per dare ai giovani accoglienza, istruzione e formazione. Oggi, per l'impegno concorde di Comunità religiosa pavoniana,
Laici collaboratori, realtà del mondo produttivo e del territorio, nell'Istituto sono presenti diverse attività:
- C.F.P. "E. Fassicomo" - Scuola Grafica Genovese per la formazione professionale iniziale e continua
- Polo formativo "fr. Enrico Betta"
- Centro giovanile per studenti e lavoratori
- "Casa Pavoni" per l'accoglienza e l'educazione di minori